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Postato il 21 ott 2013 da

Sezione: Comunicazione & Marketing

Ha iniziato la CocaCola a chiamare le proprie lattine (o bottiglie) col nome, per poi passare ‘il testimone’ anche a Nutella.
È il massimo della targhetizzazione: consumare un prodotto col proprio nome sopra, in termini di marketing una genialata!

Ma mi chiedo, cosa succede se non troviamo il nostro nome o quantomeno uno ‘desiderato’?
Siamo ‘costretti’ a bere la cocacola (o a mangiare la Nutella) con su scritto il nome di qualcun’altro?
(…e che magari ci è pure antipatico???)
Allora ecco che ‘giustamente’ sono apparse anche lattine ‘generiche’ con su scritto ‘Amore’, ‘Tesoro’, ‘Amico’, etc… in modo tale che ci si possa comunque ben ‘adattare’.
Mi piacerebbe però davvero capire quanto questa targhetizzazione abbia aumentato i consumi e, soprattutto, in che misura trovando il proprio nome o il nome desiderato sulla confezione ci si possa sentire realmente appagati.

Ed in ogni caso, mi chiedo, abbiamo davvero bisogno di mettere il nostro nome sulle cose?
…forse però anche osservano il successo dei Social Media ed in particolare come generalmente le persone vi si muovono all’interno, probabilmente sì.

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